
Pietra: una sensazione tattile senza confronti
Ad esplorare il potenziale espressivo della pietra è stato Todin, il grande scultore impressionista, che, di fatto, ha anche rivoluzionato l’uso della pietra naturale in campo artistico, attraverso un nuovo approccio naturalistico e perfettamente levigato favorendo, così, una fiitura della superficie dettagliata e strutturale. Rodin, in tal modo, non si è occupato solo della forma fisica della pietra, ma è riuscito a coinvolgere anche la sua superficie.
Nel design le potenzialità della pietra non sono state esplorate e sfruttate a fondo, almeno finora.
In architettura, la pietra (e specialmente il marmo) è stata tradizionalmente usata, nei secoli, per sfruttare principalmente la sua finitura lucida e levigata. Ciò ha portato, nel tempo, a ritenere la pietra come un materiale antiquato e non più attuale.
Una valutazione, questa, che potrebbe rivelarsi piuttosto precipitosa ed inesatta.
La pietra, infatti, oltre a possedere qualità straordinarie e quasi esclusive, come la resistenza, ad esempio, si offre per una serie di infinite lavorazioni di venature e colori consentendo grandi opportunità nell’ambito del design.
Salvatori è un’azienda da sempre all’avanguardia nella ricerca e nella lavorazione della pietra ed è riuscita a valorizzare in modo straordinario l’utilizzo di questo materiale nel design, sapendo mirabilmente coniugare innovazione e originalità creando un design attuale e contemporaneo.
In questo senso, un esempio è offerto da “Bamboo”, la prima finitura Salvatori, che fornisce alla pietra un ritmo lineare creando, nel contempo, un efficace senso di armonia. Partendo da questa, sono state realizzate successivamente altre quindici finiture, e, nel tempo, l’azienda ha vantato numerose collaborazioni con designers ben noti nel panorama dell’arredamento mondiale, con cui è stato possibile realizzare nuove trame.
- Posted by Direzione
- On 17 Maggio 2019
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