
La “foresta urbana” di Stefano Boeri
La silvicoltura urbana potrebbe diventare il fulcro dela moderna urbanistica, almeno secondo l’architetto Stefano Boeri, la cui proposta chiede ai pianificatori di tutto il mondo di considerare l’inverdimento delle nostre città come l’elemento centrale di tutti i progetti edili.
Nel corso del primo Forum mondiale sulle foreste urbane che si è tenuto a Mantova, Stefano Boeri ha lanciato un appello internazionale per incoraggiare la silvicoltura urbana. Il suo studio di architettura con sede a Milano sta avendo un grande impatto sullo status quo dell’edificio incoraggiando la presenza sistematica di piante nell’ambiente urbano. Dopo aver mostrato un forte impegno per l’architettura sostenibile attraverso progetti come la Foresta Verticale di Milano, un grattacielo coperto di piante che è diventato un modello per l’edilizia residenziale ecologica, Boeri vuole coinvolgere tutti i progettisti, architetti e designer per integrare gli spazi verdi nei loro progetti.
La “Foresta verticale” di Milano: progetto di Stefano Boeri
Perché le foreste dovrebbero migliorare la qualità di vita dei cittadini?
Le foreste e gli alberi assorbono un quinto delle emissioni di carbonio prodotte dalle nostre città ogni anno. Foglie e radici fissano la CO2 attraverso la fotosintesi e aiutano a ridurre le sostanze inquinanti presenti nell’aria, responsabili delle malattie respiratorie, che uccidono sette milioni di persone all’anno a livello globale secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Nonostante questo, le aree verdi sono continuamente a rischio e dal 2000 abbiamo perso il 7% delle foreste incontaminate del mondo secondo uno studio pubblicato sulla rivista Scienze avanzate.
Più foreste e spazi verdi nelle nostre città sono essenziali. Circa due terzi delle persone sul pianeta dovrebbero vivere in città entro il 2030, come stimato da una ricerca condotta dalle Nazioni Unite. Anche se le aree urbane coprono solo il due per cento della massa terrestre del mondo, rappresentano oltre il 70 per cento delle emissioni globali di gas a effetto serra. Alla luce di questi fatti, presto saranno adottati nuovi modi di immaginare i paesaggi urbani.
La Foresta urbana nella visione di Stefano Boeri
La proposta di Boeri a favore della silvicoltura urbana è molto più di una visione per un’architettura più sostenibile. Elementi verdi come giardini, alberi, boschi diventano gli elementi centrali attorno ai quali devono ruotare i progetti. Le nuove priorità diventano quindi:
- ridurre le emissioni di CO2,
- migliorare la qualità dell’aria,
- proteggere la biodiversità e
- creare una migliore qualità della vita trasformando le città grigie in luoghi meravigliosi dove le persone possono prosperare.
Stefano Boeri, architetto e urbanista, è professore ordinario al Politecnico di Milano ed è stato Visiting professor in diverse università internazionali. Come direttore del programma di ricerca post-dottorato presso l’Università Tongji di Shanghai, Boeri sta sviluppando la piattaforma di ricerca internazionale Future City Lab, che esplora il futuro delle città nella prospettiva della biodiversità e della silvicoltura urbana. Lo studio Stefano Boeri Architetti, con sede a Milano, con uffici a Shanghai e Tirana, è attualmente coinvolto in progetti internazionali come General Local Plan Tirana 2030 e lo sviluppo, in diverse città del mondo, del prototipo della Foresta Verticale, costruito nel Milano nel 2014.
- Posted by Direzione
- On 15 Ottobre 2019
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