
Interior design: il bagno secondo Salvatori
Il bagno è un luogo unico di calma e contemplazione. Privato per definizione, è molto più di un ambiente attrezzato per l’esecuzione dei rituali quotidiani; è un luogo separato dal resto del mondo, dove è possibile fermarsi, pensare e prendere una pausa dal trn tran frenetico della quotidianità.
Nonostante la sua importante funzione ed utilità, tuttavia, spesso nel design contemporaneo il bagno è un pò trascurato. Ma non è sempre stato così. Le Corbusier – nella famoso manuale che risale al 1923 trattò di un bagno recintato con finestre, al posto del salotto, e celebrò (invece di evitare l’argomento) l’uso del suo spazio. Successivamente, in risposta all’alto costo e all’inefficienza dei bagni, Buckminster Fuller prpropose una stanza formata interamente da quattro sezioni di lamiera stampata che univa le strutture del bagno in un’unica unità. Ma mentre queste forme sperimentali hanno sfidato gli archetipi esistenti, alla fine non sono riusciti a concepire un sistema che, in pratica, funzionava meglio di una stanza privata e spaziosa in cui è piacevole trascorrere del tempo, che era anche un luogo per gli atti e le abluzioni che designer così preoccupati del ventesimo secolo.
L’approccio al bagno di Salvatori non è certamente quello di rimanere in silenzio quanto, piuttosto, di collaborare con alcuni dei più importanti designer a livello planetario che lavorano oggi su prodotti che aiutano a creare un’atmosfera di calma e riflessione: l’elegante e geometrica vasca da bagno Onsen di Rodolfo Dordoni, ad esempio, che rievoca la cultura delle sorgenti termali giapponesi o l’armonia ritmica della vasca sospesa Adda disegnata da David Lopez Quincoces, abbinando la pietra naturale al legno per introdurre una rassicurante nostalgia a un design contemporaneo.
Per Elisa Ossino, il bagno diventa quasi riverente. La semplicità spirituale della sua recente collezione Balnea è sostenuta dal delicato contrasto dinamico del peso, le tende da doccia pieghettate in lino poste di fronte alla vasta vasca monolitica, i lavabi freestanding con appendiabiti modernisti. Frutto di una ricerca mirata sul marmo Bianco Carrara, l’uso espressivo della pietra naturale da parte di Ossino esalta il potenziale di riflessione del bagno. Attraverso la messa in primo piano dell’antica memoria del materiale, delle immense pressioni che lo hanno formato, come registrato nella sua vena e colorazione uniche, ci viene ricordato di mettere in pausa e considerare la vita in un contesto più ampio, meno immediato.
La concezione di Le Corbusier per un bagno separato dalla camera da letto da una parete a mezza altezza non scandalizzerebbe più i critici del design e i editorialisti dei giornali, come aveva fatto nel 1927, e i progettisti non hanno bisogno di accogliere o confrontarsi con una prudenza riguardo alle nostre funzioni corporee.
- Posted by Direzione
- On 12 Novembre 2019
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